Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Meditazione sul coinvolgimento egoico


Quando il coinvolgimento ti attanaglia,
non puoi far nulla, ma lo puoi accettare.
Ricorda che il tuo ego è una canaglia
che vuol spiegare a Dio come operare.

Essere coinvolti negli avvenimenti quotidiani è una condizione "normale" per l'organismo corpo-mente che si considera un soggetto con capacità volitiva. "Normale" è pure lottare per raggiungere gli obiettivi prefissati, così come godere per le soddisfazioni ottenute e soffrire per gli insuccessi. Medita sull'inutilità del tuo coinvolgimento semplicemente osservando obiettivamente quanto nella vita ti è accaduto solo grazie al tuo operato e quanto invece, nel bene o nel male, ti è semplicemente caduto addosso. Il tuo ego, ovvero il tuo senso di individualità che ti fa percepire come un'entità separata dotata di libero arbitrio e dunque capace di prendere decisioni autonome, esiste per il solo ed unico scopo di permettere l'interazione nel mondo fenomenico duale. Il suo compito è di farti agire come se tu fossi realmente colui che agisce, farti sentire il soggetto-agente nei confronti degli altri oggetti che ti circondano, siano essi inanimati o senzienti come gli altri esseri umani. Senza l'ego, la manifestazione interattiva non potrebbe avere luogo ed è per questo semplice motivo che tu ti consideri essere il soggetto, mentre in realtà esiste un unico Soggetto Divino non duale (Advaita) e tutta la manifestazione coinvolge esclusivamente "oggetti", te compreso. Ritenersi solo un "oggetto" è estremamente difficile, ritenersi il frutto dell'immaginazione Divina è una certezza che viene acquisita solo da quegli organismi corpo-mente il cui destino ha previsto che raggiungessero il risveglio. Tu vorresti imporre all'Assoluto la soddisfazione dei desideri sfornati dal tuo ego e rimani invischiato nel gioco di Maya, l'illusione ingannatrice, la divina ipnosi, che ti fa credere di poter fare qualcosa per te stesso e ti rende preda del coinvolgimento.