Meditazione sulla ricerca illusoria dell'identità personale
Non c'è soggetto, oggetto, osservazione.
La tua ricerca è solo un illusione.
Non c'è colui che compie alcuna azione:
sapere questo è vera comprensione.
La manifestazione del mondo fenomenico necessita della dualità, senza la quale non sarebbe possibile l'esistenza di tutto ciò che l'organismo corpo-mente è in grado di percepire. La dualità si basa sugli opposti interdipendenti quali ad esempio bene e male, odio e amore, soggetto e oggetto... Nel quadro concettuale definito dallo spazio-tempo si inserisce dunque anche il rapporto tra soggetto e oggetto, laddove come soggetto si identifica qualunque osservatore del mondo fenomenico e come oggetto tutto ciò che da questi viene osservato e percepito. La scuola Advaita afferma che l'unico soggetto realmente esistente, oltre il tempo e lo spazio, è la Sorgente Divina, riflesso nella quale è l'universo così come noi esseri umani possiamo percepirlo. L'universo e tutto ciò che in esso è contenuto, compreso dunque l'uomo, non è quindi altro che l'oggetto che la Sorgente immagina di percepire entro di Sé e dunque non è altro che l'illusione del Sogno Divino. Essendo l'Unico Soggetto, l'Assoluto è in grado di percepire e conoscere Sé Stesso solo riflettendosi nell'immagine concettuale dell'universo materiale oggettivo. Comprendere ciò, non tanto intellettualmente ma con percezione spontanea intuitiva, è ciò che viene definita Illuminazione. Raggiungere la consapevolezza che questo mondo manifesto è un'illusione generata dalla Divina Ipnosi che illude l'essere senziente di esistere "realmente", conduce intuitivamente alla deduzione che non può esistere alcun soggetto né alcun oggetto, così come nessuno è realmente in grado di compiere alcuna azione, sebbene le azioni vengano compiute.