Meditazione sui giudizi espressi verso gli altri
Non giudicare mai chi ancora dorme:
se un giorno ti dovessi risvegliare,
abbandonando il mondo delle forme,
non resterà nessuno a giudicare!
Il giudizio espresso verso gli altri è palese dimostrazione di quanto colui che giudica sia totalmente avvolto nella sua artificiale natura egoica e preda della personalità che gli eventi ed i condizionamenti ricevuti hanno costruito fin dalla tenera età. Giudicare, esprime inoltre il senso di separatività che avvolge l'uomo preda di solitudine esistenziale: egli si immagina essere l'unico soggetto laddove tutto intorno a lui esistono solo oggetti, compresi gli altri esseri senzienti come lui. Lo scopo della meditazione che affronta questo tema è di comprendere in primis la nostra vera natura umana, che è di oggetti e non di soggetti, per poi modificare il nostro atteggiamento verso gli altri che, essendo nelle nostre medesime condizioni, non sanno cosa fanno in quanto vivono come noi preda di egoismo, egocentrismo e servilismo nei confronti della propria personalità. Quando, all'occhio del saggio, tutto ciò che appariva separato ritorna ad essere visto come totale Unità nell'Unicità del Tutto, allora ogni giudizio cessa in quanto non esiste più nessuno che giudica e nessuno che viene giudicato: tutto appare come semplice apparenza!