Meditare sull'attaccamento ad avvenimenti e sensazioni del passato
Ciò che finisce è andato, si è concluso!
Meglio lasciarlo andare e continuare.
Non vivere una vita da recluso
dietro le sbarre del recriminare!
Medita sugli avvenimenti che ti hanno illuso di aver raggiunto la felicità ed alla delusione profonda che ti ha assalito quando le circostanze della vita ti hanno privato di quella piacevole sensazione nella quale ti stavi abituando a vivere. Comprendi che il tuo ruolo in tutto ciò è stato solo quello di semplice spettatore di una commedia che il tempo e gli eventi hanno poi trasformato in dramma, senza che tu potessi fare niente per impedire che ciò accadesse. Rammaricarsi e recriminare le proprie ragioni è cosa normale per l'ego, insoddisfatto dalla mancata realizzazione dei suoi desideri. Considera tuttavia che tu non sei affatto il tuo ego, né la tua personalità, bensì il Testimone inerme di tutto ciò che la Coscienza gioca a creare immaginandosi nella Sua manifestazione fenomenica. Quando guardiamo un film in televisione, è naturale essere coinvolti emotivamente dalla trama e dunque provare rabbia, commozione o paura sulla base di come questa trama si sviluppa. Una volta spenta la TV, il ricordo emotivo del film appena visto si spegne e quelle sensazioni che ti hanno pervaso lentamente si affievoliscono fino a scomparire del tutto. Guarda dunque al film della tua vita come spettatore attento e lasciati coinvolgere solo quel tanto che basta per mantenere attiva la tua percezione emozionale ma, qualunque sia la trama, qualunque sia il finale, non rimanerne imbrigliato emotivamente più di quel tanto che basta a farti dire "è andata così! Ora è tempo di proseguire il mio cammino!" Comprendi che in tutto questo gioco di colori, di luci e di ombre tu noi sei né il film né lo spettatore: Tu sei lo schermo sul quale tutto si proietta!