Meditare sull'insoddisfazione personale
Se nessun ego è in grado mai di agire,
com'è che avviene la trasformazione?
Il primo movimento è il percepire
profondo senso di insoddisfazione.
Per quanto l'ego si illuda di essere l'artefice del destino dell'organismo corpo-mente, non ha alcuna possibilità di agire sebbene la sua programmazione gli consenta di credere il contrario. L'individuo che per sua natura insegue la realizzazione dei suoi desideri potrà avviarsi sul cammino della Realizzazione solo se tra questi desideri è già stato previsto anche quello di raggiungere il Risveglio. La trasformazione che conduce l'essere umano sulla soglia della Verità non avviene dunque per merito di un suo costante impegno personale dedito allo studio della sfera spirituale bensì all'evoluzione che la Sorgente ha voluto che si manifestasse in lui. La pseudo-entità che si crede soggetto con capacità volitiva non è infatti altro che un mero oggetto, utilizzato dalla Coscienza alla pari di qualunque altro strumento. Essere consapevoli di ciò può a prima vista apparire orribile se paragonato alla pseudo-libertà di pensiero e di azione che l'uomo è convinto di possedere ma, ad un'analisi più accurata della realtà delle cose, emerge la consapevolezza di essere molto più di un semplice soggetto che si rapporta egoisticamente con altri esseri-oggetto. Laddove l'intuizione è destinata a manifestarsi, compare il senso di unione con tutto il creato che pone l'Uomo al centro del Disegno Divino anziché alla periferia del vero senso di esistenza. La trasformazione può avvenire dunque non tanto per lo sforzo che l'individuo può compiere nella ricerca di un suo equilibrio spirituale bensì solo se questa è già stata prevista e scritta nel suo destino. L'avvicinarsi a questa soglia comporta un lento ma inarrestabile mutamento del comportamento dell'organismo corpo-mente, che inizia con il percepire un senso di disagio e di insoddisfazione per tutto ciò che prima di allora era fonte di gratificazione materiale. Generalmente questo è il preludio del manifestarsi del potere divino dell'intuizione che, senza dover compiere alcuno sforzo, fa breccia nell'ego ponendolo nell'impossibilità di poter continuare ulteriormente a gestire la propria individualità ed il proprio controllo sul desiderio umano. Sentirsi insoddisfatti e fuori luogo in questo mondo può dunque assumere significati contrapposti. Può essere sintomo di un grave coinvolgimento nelle vicende quotidiane che a causa dell'identificazione con il corpo-mente provoca dolore per l'impossibilità di soddisfare i propri desideri, ma può essere anche il preludio di una nuova visione di se stessi, oltre i limiti vincolanti dell'ego e della personalità, che lentamente conduce ad un fiducioso e consapevole abbandono al Disegno Divino prestabilito in origine per quel determinato organismo corpo-mente.