Meditazione sul vivere noumenico
Il "vivere noumenico" si attiva
se manca volizione intenzionale.
Se esiste percezione intuitiva
non c'è funzionamento concettuale.
"Vivere nel Nuomeno" non significa affatto raggiungere la comprensione razionale che la nostra esistenza è governata da un destino superiore incontrollabile. Vivere nel Nuomeno non è neppure prendere coscienza a livello intellettuale che tutta la manifestazione è Maya, illusione, né che l'essere umano non è un soggetto che si rapporta con altri esseri umani in quanto la Sorgente è l'unico Soggetto in grado di percepire oggetti. Se la comprensione è a livello di ego individuale, rimarrà sempre un inestinguibile "colui che" percepisce di essere una figura illusoria. Tuttavia, percependo la sua stessa esistenza, non può negare a se stesso di esistere. Come l'Ouroboros, il mistico serpente che si morde la coda formando un cerchio senza inizio né fine, così l'uomo non può concepire se stesso come inesistente in quanto la sua stessa percezione di se stesso è la dimostrazione della sua esistenza. Il mistero del paradosso si svela comprendendo che la manifestazione fenomenica nella quale l'uomo "esiste" è puramente concettuale ed in quanto concetto è idealmente configurata nella Mente dell'Assoluto. Non possiede dunque esistenza propria, così come i nostri sogni notturni non hanno esistenza propria in quanto solo apparenti nella nostra mente. La mente umana razionale non è in grado per sua natura di raggiungere una simile comprensione. La mente è paragonabile ad un computer che è programmato per svolgere solo alcune semplici operazioni matematiche restituendo degli output sulla base degli input ricevuti. Per ottenere risultati di comprensione diversi occorre utilizzare uno strumento diverso dalla mente e questo strumento è l'intuizione: la conoscenza diretta ed immediata della Verità che si contrappone alla conoscenza logica e razionale tipica dell'intelletto. L'intuizione si manifesta nella Coscienza Universale, identificatasi nell'organismo corpo-mente, per grazia della stessa Coscienza Universale. L'intuizione pertanto nulla ha a che vedere con l'essere umano, che è semplicemente lo strumento grazie al quale la manifestazione fenomenica del mondo duale può essere resa percepibile dalla Sorgente stessa. L'annichilimento delle percezioni egoiche porta allo svuotamento di tutti i sedimenti mentali e questo spazio vuoto così creatosi può essere finalmente riempito dalla Verità che fluisce (in Se Stessa, non altrove!) grazie all'intuizione.