Meditazione sulla consapevolezza di essere un recitante della vita
Hai assunto un ruolo e devi recitarlo.
Continua pure a fare il tuo lavoro.
Se tu, che "non sei questo", sai accettarlo,
vedrai la vita farti ponti d'oro!
Medita su quante e quali occasioni la vita ti ha proposto soluzioni diverse da quelle che il tuo ego aveva desiderato che si manifestassero, come se tu fossi solo un commediante che deve limitarsi a recitare la sua parte, scritta su un copione che può conoscere solo man mano che l'azione della vita si svolge. Il bravo attore si immedesima totalmente nella sua parte e la recita con entusiasmo, senza aggiungere né togliere nulla di ciò che in quel momento il copione gli impone di recitare. Nella vita, invece, l'ego non è assolutamente disposto a subire passivamente la trama imposta dall'Autore e desidera ogni momento modificarla a suo piacimento, sulla base del suo desiderio personale. Ma l'Opera Divina è già stata scritta e nessun tentativo di modificarla da parte dell'organismo corpo-mente potrà ottenere il successo sperato dall'ego. A volte il copione coincide con il desiderio dell'ego, ed allora la trama della vita sembra assecondare il desiderio dell'uomo-attore. Altre volte, la recita segue degli avvenimenti e delle situazioni che il commediante odia recitare e subire ma, suo malgrado, tutto si svolgerà sempre secondo il progetto dell'Autore. Se il recitante comprende ed accetta pienamente il suo ruolo e partecipa con spontanea consapevolezza alla commedia della vita, allora tutto diventa più semplice perché non c'è più conflitto tra ciò che il falso ego desidera e ciò che avviene sul palcoscenico della vita. Abbandonata la propria presunzione di essere colui che ha in mano la trama della propria vita, l'ego sconfitto si ritira lasciando l'uomo in uno stato di pace totale, certo che tutto ciò che avverrà dovrà essere ciò che è predestinato ad avvenire.