Meditazione sull'autore delle azioni
L'inibizione della volizione
non è una decisione volontaria:
comprendi che l'autore dell'azione
semplicemente, sta campato in aria!
Nessun essere umano è in grado di inibire volontariamente la propria capacità di agire. La mente è programmata per essere in costante azione e l'ego è la sorgente fittizia dei desideri che stimolano questa costante ricerca di attività. Nessun organismo corpo-mente può decidere deliberatamente di rimanere immobile nell'ozioso "dolce far niente" se non per pochi istanti, dopodiché la mente (dominata dall'ego) è costretta dalla sua stessa natura (programmazione) a creare nuove esigenze, nuove necessità che spingono l'individuo a ritornare all'azione. Questo processo inarrestabile è indispensabile alla manifestazione fenomenica affinché si creino i presupposti per la manifestazione stessa, alimentata dagli stessi rapporti emozionali interpersonali che sono alla base del dualismo causa-effetto sul quale si costruiscono gli avvenimenti nello spazio-tempo. Raggiungendo la consapevolezza intuitiva dell'illusorietà della creazione fenomenica duale, il saggio non si identifica più nell'autore dell'azione ma rimane distaccato osservatore, testimone del susseguirsi degli accadimenti che si riflettono sullo specchio illusorio dell'esistenza. Egli percepisce di non essere colui che genera il riflesso bensì di essere lo specchio stesso: lo sfondo imperturbato ed imperturbabile sul quale scorrono le illusorie vicende della vita. L'autore dell'azione scompare ed al suo posto rimane semplicemente l'agire, senza nessuno che stia realmente agendo.