Meditazione sugli accadimenti nello spazio-tempo
Mai niente accade se non già accaduto
e dunque destinato ad accadere.
Nessuno sa da dove sei venuto:
lo spazio e il tempo oscurano il sapere.
Spazio e tempo sono i due concetti principali artefici della manifestazione fenomenica duale. Senza lo spazio, gli oggetti non potrebbero assumere la loro forma tridimensionale e senza il tempo non sarebbe possibile la loro osservazione, statica o in movimento. Come nella visione di un film la luce del proiettore rimane ferma e bianca, ma sullo schermo appaiono scorrere i colori che danno vita all'immagine degli oggetti ed alla loro rappresentazione in movimento, così nel Reale l'unica sorgente è la Luce Divina e tutto ciò che appare a colui che sembra essere osservatore della rappresentazione fenomenica non è altro che un mix di colori e movimenti, apparentemente reali ma tuttavia nient'altro che l'effetto della pellicola che scorre davanti ala Sorgente di Luce del proiettore. Il film è già stato immaginato dal Divino Regista e dunque tutto ciò che sembra accadere è già presente al di fuori del concetto spazio-tempo, nell' infinita Potenzialità. Nessun personaggio è reale: esiste solo la luce e lo schermo sul quale questa si proietta. La Luce è la Sorgente; lo schermo è la Coscienza Universale che si è identificata in ciascun organismo corpo-mente ed assiste con coinvolgimento emozionale alla rappresentazione, della quale sembra essere sia spettatore che interprete. La Divina Ipnosi rende tutto magicamente reale, così come ci appare a volte reale il coinvolgimento emotivo che ci trasporta quando seguiamo la trama durante la proiezione di una pellicola cinematografica. Il Saggio si limita a testimoniare tutto ciò che il film della vita proietta nella coscienza, consapevole che nulla appartiene alla realtà ma è solo una fantastica illusione nella quale non è necessario identificarsi e per la quale è superfluo sia soffrire che gioire. Il Saggio sa che anch'egli è parte della rappresentazione fenomenica proiettata sullo schermo e che di conseguenza anch'egli in realtà non esiste, se non nel Sogno Divino che proietta il Tutto entro Se Stesso.