Meditazione sul dissolvimento dell'ego
La tigre ha stretta in bocca la tua testa:
se vuoi che l'ego venga dilaniato
non puoi domare le sue folli gesta
poiché anche lui fa parte del creato.
Ramana Maharshi era solito dire: “La vostra testa è già in bocca alla tigre” sottintendendo che è impossibile per l'organismo corpo-mente tentare con qualunque mezzo di eliminare l'ego. É solo per Volontà della Sorgente se l'ego viene da questa annichilito: l'uomo non ha alcuna possibilità di compiere azioni volitive e lo sforzo per liberarsi dell'oppressione egoica è comunque uno sforzo illusorio. Continuando a combattere l'ego, la tigre manterrà la bocca aperta per secoli mentre accettando l'ego per ciò che anch'esso è, ovvero una creazione della Sorgente, la tigre lo eliminerà in un solo boccone. Meditare dunque sugli insegnamenti proposti da moltissime discipline yoga e scuole di meditazione, che vedono l'ego come il peggior nemico da combattere tramite il rilassamento, la ricerca della pace interiore, la meditazione... L'Ego non è un nemico bensì un compagno di viaggio, indispensabile affinché l'uomo possa mantenersi identificato con il suo corpo-mente, sperimentare le sensazioni emotive che rendono possibile il susseguirsi degli illusori movimenti nel mondo fenomenico duale e avere con gli altri esseri senzienti quei rapporti interpersonali che si muovono necessariamente tra gli opposti interdipendenti, quali bene e male, pace e guerra, odio e amore, gratificazione e frustrazione. Lo sforzo per liberarsi dell'ego porterà come unico risultato il rafforzamento dell'ego stesso in quanto lo sforzo non può avvenire altro che attraverso la mente egoica e l'ego non ha nessuna intenzione di suicidarsi! L'ego non deve essere ucciso: ci penserà la Sorgente stessa ad annientarlo al momento opportuno. Le scorribande egoiche che avviluppano l'essere umano devono essere semplicemente testimoniate, utilizzando il potere dell'intuizione spontanea che conduce alla disidentificazione con l'essere corpo-mente illusorio. Solo allora la tigre potrà finalmente chiudere la bocca e divorare l'ego, che avrà esaurito il suo compito di condizionare l'esperienza del sognatore e del sognato.