Meditazione sulla vacuità delle proiezioni mentali
La mente si proietta in ciò che è vano.
La mente spera in ciò che non ha un senso.
Il suo pensare può portar lontano
ma è sempre causa di un dolore intenso.
La mente di cui è dotato l'oggetto-uomo è programmata secondo la Volontà della Coscienza al fine di rendere possibile l'attività nella manifestazione fenomenica duale che appare attraverso i concetti di spazio e di tempo. L'ego è l'agente del pensiero razionale ed il suo scopo è di mantenere operativa questa attività indicando alla mente come reagire agli input dettati dalla Divina Volontà, seguendo la programmazione stessa. Sotto la spinta del desiderio egoico, la mente si assorbe in elucubrazioni egocentriche alimentando desiderio e speranza del soddisfacimento delle proprie ambizioni. La fantasia razionale della mente si limita alla propria sfera egoistica ed alimenta l'immaginazione di se stessa, proiettata nelle situazioni che desidererebbe vedere soddisfatte. Contrariamente a quanto ritiene l'ego, l'organismo corpo-mente non è dotato né di capacità volitiva né tantomeno di libero arbitrio e di conseguenza il più delle volte le fantasie proiettate dalla mente si scontrano con una realtà (illusoria) che è ben diversa da quanto l'ego desidera. La mancata realizzazione di sogni e desideri creano nell'uomo un senso di frustrazione che a volte può manifestarsi in sintomatologie che coinvolgono anche la sfera fisica, oltre a quella mentale. Questo profondo senso di impotenza davanti all'evidenza della casualità della vita può essere il trampolino di lancio per accedere a percorsi spirituali ben più profondi ma l'avverarsi di ciò non è, ancora una volta, conseguenza del libero arbitrio che l'essere umano ritiene di avere. Solo la Coscienza, unico Soggetto, Colei che si impersonifica in tutti gli esseri senzienti, è l'unica padrona del destino dell'oggetto-uomo, che è quello di risvegliarsi a questa condizione della quale il suo ego lo rende ignaro. Il Gioco, la Divina Ipnosi, si manifesta anche in queste fluttuazioni dello stato d'animo umano e nelle gioie e sofferenze che inevitabilmente fanno parte della manifestazione in quanto opposti correlati ed interdipendenti. Contrariamente a quanto l'ego spinga a credere per proteggersi da un'autodistruzione certa, questa condizione di oggetto-uomo impossibilitato a compiere qualsivoglia scelta è tutt'altro che frustrante in quanto è la chiave che spalanca la porta dell'illusione permettendo alla Coscienza-Uomo di accedere alla Consapevolezza di essere egli stesso il Creatore del mondo fenomenico, anziché una minuscola parte insignificante dell'universo, destinata senza alcun motivo a nascere, vivere, morire.