Meditazione sulla matrice illusoria della vita
Tu sei la vita che ogni istante accade
ma che non sta accadendo per qualcuno.
Con il Risveglio, la finzione cade
ed al suo posto resta solo l'UNO.
Nessun essere umano senziente può concepire di “essere la vita”. La vita è un qualcosa che sembra accaderci; qualcosa nella quale ci siamo trovati immersi fin dai primi anni di vita, quando abbiamo iniziato a percepire la separazione tra il nostro organismo corpo-mente individuale e l’universo che ci circonda. Prima di questo punto di inizio della nostra consapevolezza soggettiva, non avevamo la percezione del nostro essere né tantomeno della nostra separazione dal Tutto. Con lo sviluppo della personalità e l’identificazione con il nostro ego ci siamo invece ritrovati unità psicofisiche indipendenti immerse in un mondo che ci appare estraneo e talvolta nemico. Siamo certi di esistere, così come abbiamo certezza che la nostra vita si sviluppi all’interno di un infinito contenitore spazio-temporale del quale siamo una presenza infinitesimale, ma dotata pur sempre di una indole soggettiva capace di compiere azioni deliberate volte a modificare il corso del nostro destino. Accettare il concetto di “essere la vita”, perché di un concetto pur sempre si tratta, richiede una visione straordinariamente onnipervadente del nostre “me stesso” e, conseguentemente, la dissoluzione di questo me stesso in un infinito che non ci accoglie più come unità separata bensì ci amalgama in un unico eterno Tutto. Ecco dunque che la vita, che ci appare accadere come sensazione di tutto ciò che di separato ci fluisce attorno, assume un significato completamente diverso da quello percepibile dall’ordinario ego umano: la vita diventa illusorio accadimento senza alcuno che governi o determini ciò che appare accadere. Nessuno è il soggetto agente né tantomeno è l’oggetto che percepisce e subisce l’accadimento in se stesso. Gli avvenimenti si susseguono nel Nulla senza che nessuno compia alcuna azione e senza che alcuno la subisca. È la stessa Coscienza Universale, identificata nell’organismo corpo-mente che è andata temporaneamente ad abitare, a creare (sognare) al suo interno fatti e avvenimenti che, interpretati dalla mente intellettuale, sembrano avere un filo logico che si dipana all’interno dello spazio-tempo concettuale. Solo il Risveglio della Coscienza Personale può spezzare questo incantesimo e mostrare (alla Coscienza stessa, in quanto nessun individuo realmente esiste) la vera realtà delle cose: l’Uno è l’unica Sorgente esistente; è al di fuori di spazio e tempo (concetti costruiti all’interno della Sorgente stessa) ed è l’unico Soggetto che immagina di compiere infinite azioni e di assumere infinite personalità. Il Saggio che si è aperto a questo Risveglio perde istantaneamente la propria falsa individualità soggettiva e rimane, riconosciutosi come la Sorgente di Tutto, unico testimone di tutto ciò che sembra avvenire all’interno del mondo fenomenico duale.