L’Illuminazione, descritta in parole semplici…
L’Illuminazione, descritta
in parole semplici…
Se questa pagina ti sembra troppo
lunga da leggere, non sprecare il tuo tempo qui. Vai a farti una passeggiata, guardati
un bel film oppure qualche video su Youtube. Passa oltre che per te non è
questo il momento!
Se invece hai scelto di iniziare
a leggere questa pagina è probabilmente perché in qualche misura sei
interessato al Risveglio, o Illuminazione che dir si voglia. Pensi sia solo
curiosità, ma ti assicuro che non è così. Il motivo per cui ti sei trovato ad
interessarti a questo aspetto spirituale è molto semplice e lo capirai andando
avanti nella lettura. Ma è bene iniziare subito col dire che a “te” l’Illuminazione
non avverrà mai. Anche il perché di questa
affermazione ti verrà spiegato, se avrai la pazienza di continuare a leggere…
Ho un ricordo personale che è
rimasto indelebilmente impresso, nonostante risalga a quando avevo più o meno
15 anni… Stavo pedalando con la mia bicicletta per le strade della mia città,
senza dedicarmi ad alcun pensiero preciso, quando improvvisamente ebbi la
chiara percezione che tutto ciò che in quel momento stavo osservando: la
strada, io che pedalavo, i palazzi intorno a me, i giardini in lontananza… non fosse
reale ma appartenesse soltanto a un sogno all’interno del quale me ne stavo
immerso. Sebbene già a quell’età avessi sperimentato un inspiegabile richiamo
verso tutto ciò che è spiritualità, quella sensazione improvvisa mi spaventò
moltissimo e ricordo che dovetti lottare mentalmente per alcuni lunghissimi
minuti prima di riuscire a ritornare a vedere in modo “normale” me stesso e tutto
ciò che mi circondava. È solo un’esperienza
personale, non significa nulla, ma in questo momento mi è utile per cercare di
farti comprendere con parole estremamente semplici cosa sia realmente quell’Illuminazione
che probabilmente vai cercando.
Partiamo dunque con l’esaminare innanzitutto
lo strumento che stai utilizzando per raggiungere il “tuo” Risveglio
spirituale: la tua mente. Non c’è dubbio che tu ti senta identificato con la
tua mente. È il tuo pensare che ti consente di percepirti vivo. Infatti,
durante il sonno profondo non sei in grado di percepire la tua stessa esistenza
in quanto il tuo intelletto è spento: sta riposando insieme al tuo corpo
fisico.
Bene, se sei convinto che l’
Illuminazione si possa raggiungere utilizzando la consueta attività mentale che
impieghi tutto il giorno per compiere qualsivoglia attività, ti stai sbagliando
di grosso! Utilizzando la mente, potrai al massimo studiare testi filosofici, immagazzinare
nozioni, rincorrere con elucubrazioni mentali le parole di qualche maestro spirituale
o, più semplicemente, leggere le parole che proprio adesso stai leggendo in
questa pagina ma… grazie alla mente non potrai mai raggiungere il Risveglio!
Il Risveglio semplicemente
“accade”: non c’è niente e nessuno che possa farlo accadere. Nessun motivo per
cui debba accadere proprio a te! Prima di spiegarti cosa sia il Risveglio e a
“chi” realmente accade, è bene soffermarsi sul fatto che molte scuole insegnano
che per raggiungere l’Illuminazione occorre imparare a fare yoga o a meditare,
per riuscire a “mettere in quiete” quella mente da tutti definita come il
guitto, il saltimbanco, la scimmia che non riesce mai a stare ferma un solo
attimo. L’esperienza di molti, forse anche la tua stessa esperienza, insegna
invece che purtroppo yoga e meditazione possono condurti soltanto ad un livello
più o meno profondo di rilassamento fisico e mentale. Possono sicuramente
giovarti, nel caso tu senta la necessità di abbattere i livelli di stress
accumulato nell’affrontare le vicissitudini della vita quotidiana, ma è un dato
di fatto che non appena abbandonata la pratica meditativa e tornato al tuo caotico
vivere quotidiano, tutti i tuoi grattacapi che avevi fatto uscire dalla porta
rientrano puntualmente dalla finestra, facendo nuovamente innalzare il tuo
livello di stress e il tuo malumore. La mente non la si può mettere in quiete,
soprattutto se per metterla in quiete sei costretto ad utilizzare la mente
stessa, ad esempio pensando: “devo meditare per ritrovare me stesso e il mio
equilibrio fisico e mentale!” Dunque, scordati di utilizzare la mente per
raggiungere l’Illuminazione: se utilizzi l’intelletto stai perdendo il tuo
tempo!
Le stesse scuole insegnano inoltre
che devi sforzarti di osservare te stesso, oppure che devi essere sempre
presente nel “qui ed ora”, o anche che solo praticando una vita quasi ascetica
potrai raggiungere il livello di consapevolezza necessario… Tu prova, poi mi
farai sapere se ti sarai “illuminato”! Non dico che meditare o praticare yoga sia
una cattiva abitudine. Sono sicuramente attività fisiche e mentali che rilassano
e attenuano le tensioni psicosomatiche ma, al fine di raggiungere
l’Illuminazione, sono del tutto inutili e ti spiego perché…
Ricordi il mio racconto iniziale
di quando avevo 15 anni ed ero in bicicletta? Ripartiamo da lì.
Lascia perdere per un attimo la
tua mente, con tutti i condizionamenti che ha accumulato fin da quando avevi
due o tre anni, ed osserva il mondo così come lo percepiscono i tuoi cinque
sensi, ma, bada bene, come se tu fossi precipitato per la prima volta sulla
Terra in questo preciso istante: senza sapere chi sei, senza un minimo ricordo
del passato, senza neppure sapere che esiste un futuro, senza neppure conoscere
il tuo nome… in pratica senza la mente! Dici che non è assolutamente facile
sperimentare una condizione simile? Adesso sicuramente è molto difficile ma ti
ricordo che hai già sperimentato una simile situazione: appena sei nato e nei tuoi
primi mesi di vita! Non lo ricordi, vero? Non vedi che la mente non sei te ma è
un tuo strumento che in questo frangente ti impedisce di poter fare a meno di
lei?
Ammettiamo che tu riesca comunque
a precipitare sulla Terra, senza conoscere nulla di te e del luogo dove sei
capitato. Ti troveresti spaesato? E perché mai dovresti esserlo? Non ricordi
nulla! Non credo che appena nato tu ti sia sentito “spaesato”! Saresti
semplicemente in uno stato “così com’è” in un luogo che è “tutto ciò che c’è”. In
pratica, saresti nel tuo stesso stato naturale che hai incontrato quando sei
venuto al mondo! Ecco, quello stato che hai perso è il tuo vero stato! Se non
ritrovi quello stato, non potrai ambire a nessuna Illuminazione, che poi non
esiste neppure, come capirai in seguito…
Il tuo ego, la tua personalità,
sono solo cose che la tua mente ha costruito strada facendo, man mano che l’ambiente
e le condizioni sociali hanno formato il tuo condizionamento, fino a renderti
ciò che ora sei convinto di essere. In questo preciso istante tu ti senti vivo
e identifichi ciò che osservi come la “realtà”. Per rafforzare e rendere più
vero questo tuo concetto di “realtà”, la Natura ti consente di sperimentare una
seconda realtà, stavolta “immaginaria”, permettendoti di sognare durante il
sonno. Non puoi negare che durante il tuo sogno non sei in grado di comprendere
che stai solo sognando: tutto ciò che ti appare, persone e cose, e tutto ciò
che provi a livello di sensazioni emotive, ti appare così terribilmente reale che
fino a quando dura il sogno rimani immerso in questa tua seconda realtà, che
esiste soltanto all’interno della tua mente. Anche se stai sognando le
situazioni più strane, in quel momento niente ti appare strano o addirittura
impossibile. Il tuo sogno si svolge esattamente come se fosse un ritaglio della
tua vita reale. Grazie a questa sperimentazione notturna, sei dunque divenuto
in grado di crearti un concetto di “realtà” in quanto hai avuto la possibilità
di conoscere il suo opposto correlato, il sogno. Ti ricordo che nella
manifestazione fenomenica duale nella quale viviamo devono necessariamente
esistere gli opposti correlati, quali ad esempio il bene e il male, la luce e
l’oscurità ecc… L’opposto della realtà è
il sogno e dunque se tu non fossi in grado di sognare non potresti crearti un
concetto di realtà e di conseguenza non potresti affermare che questa tua vita
è “reale”. Ecco, l’uomo che è precipitato improvvisamente sulla Terra non può
attribuire a ciò che sperimenta lo stesso tuo concetto di realtà in quanto non
ha mai sperimentato il sogno!
Torniamo dunque al mio episodio
dell’adolescenza: perché in quel momento ho avuto l’impressione che tutta la
mia vita fosse semplicemente un sogno? Perché mi sono sentito improvvisamente
“spaesato”? Semplicemente perché avevo la possibilità di confrontare quella
sensazione con il concetto di realtà che mi ero creato; solo perché avevo già
sperimentato l’opposto della realtà: la seconda realtà onirica che appare
durante il mio sognare notturno. La realtà è dunque un concetto che differisce
dal sogno nella misura in cui sei condizionato a sperimentare alternativamente sia
l’una che l’altro.
Ricapitolando, tu oggi sei
convinto di star vivendo nella “realtà” solo perché, a differenza dell’uomo
caduto sulla Terra, o del bambino appena nato, hai la possibilità di
confrontare il tuo stato di veglia con il tuo stato di sogno. Ma cosa
accadrebbe se tu sperimentassi un ulteriore stato di veglia che, non a caso,
viene chiamato “Risveglio”? Sicuramente quel terzo stato, chiamiamolo pure di
“super-veglia”, diverrebbe il tuo stato reale ed il tuo attuale stato di veglia
si troverebbe declassato ad un ulteriore stadio di sogno, che si frappone tra
la super-veglia ed il sogno onirico notturno. L’organismo corpo-mente che si “risveglia”,
l’essere Illuminato, vive costantemente in questa super-veglia, probabilmente
in quello stesso stato che io ho potuto sperimentare in quei pochi istanti,
mentre ancora adolescente pedalavo in bicicletta. Dunque, lo stato che tu oggi
definisci “reale”, lo è non in senso assoluto ma solo in virtù di una tua
precisa convinzione, creatasi a seguito del tuo condizionamento mentale.
TI posso garantire che lo stato
di super-veglia, o Illuminazione, è per chi lo sperimenta reale tanto quanto
appare oggi reale per te lo stato di veglia che tu sperimenti svegliandoti ogni
mattina. Ma cosa implica, in termini pratici, comprendere che, se vista dallo
stato di super-veglia, la tua esistenza non è altro che un sogno? Implica una
serie di domande alle quali è possibile fornire risposte plausibili. Vediamone solo
alcune…
·
D: Chi mi garantisce che questo ragionamento,
apparentemente logico, corrisponda alla verità?
R: Se stai cercando di raggiungere il Risveglio
significa che credi che realmente esista uno stato di esistenza superiore al
tuo attuale stato di veglia. Se non riesci a credere all’esistenza dello stato
di super-veglia allora perché stai cercando l’Illuminazione? Goditi la vita e
pensa ad altro! Se poi hai altre verità da sottoporre, allora esponile pure!
·
D: Se io sono il personaggio di un sogno, chi è
che mi sta sognando?
R: Semplicemente la Sorgente, che è “tutto ciò che
c’è”: sia il sognatore che il sognato.
·
D: Se tutta la mia vita è un sogno, chi è che
compie le mie azioni?
R: Cosa risponderesti se una simile domanda ti venisse
posta da un personaggio dei tuoi sogni notturni? Probabilmente risponderesti
“Io, il tuo sognatore! Nessuno compie alcuna azione ma le azioni (nel sogno)
appaiono accadere!”
·
D: Se tutta la mia vita è un sogno, cosa è che
realmente esiste?
R: Se nel tuo sogno notturno esisti solo tu, il
sognatore, nella Super-Realtà esiste solo il Sognatore: la Sorgente!
·
D: Dunque tutto è Uno e non esiste (realmente)
null’altro che la Sorgente?
R: Esatto! Esiste solo l’Uno, senza il due! Il due sei
tu ed il mondo fenomenico che ti appare.
·
D: Perché l’Uno sogna me e tutto l’universo?
R: Perché tu di notte sogni? Semplicemente avviene,
senza alcun motivo! Al di fuori dello spazio-tempo non può esistere il
principio di causa-effetto dunque la Sorgente non ha nessun motivo per
sognarti, così come non ha nessun motivo per non sognarti. Il Tutto è
Potenzialità Assoluta e a livello potenziale tutto può accadere, compreso la
Sorgente che ti sogna o che non ti sogna.
·
D: Se al di fuori della Sorgente non esiste
nient’altro, perché io, che sono il sognato, posso arrivare a concepire
l’esistenza della Sorgente e, qualora raggiungessi il Risveglio, posso
raggiungere lo stato di super-veglia? Sarebbe come se un personaggio dei miei
sogni scoprisse che sono io che lo sto sognando e, liberandosi dal mio sogno,
potesse diventare sognatore e sognato al tempo stesso, come me!
·
R: Infatti è proprio così: quando tu,
“Risvegliandoti”, scopri di essere un sogno, il Sognatore-Sorgente si riflette
in te e dunque tu diventi il riflesso della Sorgente nel mondo fenomenico a
quattro dimensioni. La Sorgente, che è l’unico Soggetto ed “esiste”
inconsapevolmente al di fuori del tempo e dello spazio, ha quindi la
possibilità di conoscere Se Stessa grazie a te, che ne sei divenuto il
riflesso.
·
D: Perché la Sorgente è inconsapevole di Se
Stessa?
R: Anche tu mentre dormi non sei consapevole di te
stesso. Mentre dormi profondamente, la tua coscienza non è in grado di
percepire la propria esistenza in quanto la percezione può avvenire solo
all’interno dello spazio-tempo , che mentre dormi per te non esiste più. Al di
fuori della Sorgente non esiste nient’altro. La Sorgente è il Tutto ed è
l’unico Soggetto. Non esistendo oggetti al di fuori della Sorgente e non esistendo i due concetti peculiari alla
manifestazione fenomenica oggettiva, tempo e spazio (in quanto la Sorgente,
essendo Uno, è adimensionale), la Sorgente non può “pensare” e dunque non può
essere neppure consapevole di Se Stessa. La consapevolezza della Sorgente può
avvenire solo nello spazio-tempo immaginario e quindi solo nello spazio-tempo
creato nel sogno; sogno che può esistere solo all’interno della Sorgente
stessa.
·
D: Dunque , chi sono io?
R: Sei la Sorgente Una che si nasconde nel due per riscoprirsi
e divenire consapevole di Se Stessa!
·
D: Se sono la Sorgente, intorno a me non esiste
nulla?
R: No, raggiunto lo stato di super-veglia comprendi
che esisti solo tu, l’osservatore, mentre tutto ciò che osservi, compresi gli
altri esseri viventi tuoi simili, sono solo parte di te stesso nel tuo sogno.
·
D: Ma essere soli non è una condizione molto
triste?
R: Per te, oggetto sognato che vivi nello stato di
veglia, la solitudine può apparire una sensazione triste ma per “Te”, che
appari nello stato di super-veglia, che hai raggiunto l’illuminazione e che dunque
sei il riflesso della Sorgente, non può esistere la solitudine in quanto Tu sei
“Tutto ciò che È”.
·
D: Il Risveglio è una condizione che può
raggiungere qualunque essere umano?
R: Rifletti bene: se tutti siamo oggetti sognati chi è
che può raggiungere qualcosa? I personaggi dei tuoi sogni possono forse
raggiungere qualcosa? No, perché in “realtà” non esistono!
·
D: Ma allora perché qualcuno (pochi, a dire il
vero) raggiunge l’Illuminazione ed altri no?
R: È il gioco stesso del sognare che decide chi
raggiunge l’Illuminazione e chi no. Neppure la Sorgente può decidere di
interferire nel suo sogno. Ella rimane inconsapevole di Se Stessa fino a quando
il personaggio sognato non raggiunge il Risveglio, permettendole di riflettersi
in lui. Nel gioco del sogno devono esistere i protagonisti e le comparse ma
nessuno dei personaggi può conoscere in anticipo quale sia, tra le due, la
parte che gli è stata assegnata.
·
Ci sono altre domande?
Jader